Dal nostro inviato a NICOSIA (Cipro) «Voi siete arrivati qui, ma quanti disperati sono rimasti lungo strada? Possiamo parlare di questo mare che è diventato un grande cimitero. Tanti sono rapiti, venduti, sfruttati. È la storia di una schiavitù universale. E il peggio è che ci stiamo abituando. Ma questo abituarsi è una malattia grave e non c’è antibiotico. È affondato un altro barcone…Noi ci lamentiamo dei lager del secolo scorso, i nazisti, Stalin, diciamo: come mai è successo? Fratelli e sorelle, sta succedendo oggi, nelle coste vicine.
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