Il progetto è stato promosso dall’Associazione di Ricerca Psicodinamica per l’Intervento sociale (ARPI), che opera nella formazione e nel sociale a Roma ed a Palermo. La Prof.ssa Inglese, oltre al lavoro di didatta e supervisore, cura due spazi culturali per l’ARPI: “ Conversazioni in Sicilia” e “Mediterraneamente”.
La proposta prende forma all’interno dell‘ Associazione di Ricerca in Psicoterapia Interpersonale, un’associazione di professionisti che ha fondato anche la SSPIG (Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interpersonale e di Gruppo) e opera nella formazione e nel sociale in particolare a Roma a Palermo.
La SSPIG è gestita da un team di psicoterapeuti, docenti e supervisori riconosciuti che, a partire da una pluridecennale attività di formazione, ricerca e sperimentazione nell’ambito clinico, ha esteso la sua proposta formativa alla Sicilia.
L’indirizzo scientifico-culturale, cui la nostra proposta si ispira, trova i suoi fondamenti all’interno della cornice Umanistico Esistenziale, di cui tiene conto rispetto alla visione di fondo, alle scelte epistemologiche ed all’orientamento filosofico. La visione dell’uomo, della patologia e della cura che ne consegue, informa ed influenza profondamente la scelta del modello formativo proposto da questa Scuola. Tale impostazione mira ad arricchire e formare una Weltanschauung armonica e compiuta, che tenga conto della complessità dell’incontro con ogni persona. Operiamo a costi sociali nel territorio di Palermo con due Centri Clinici.
Abbiamo deciso di metterci in campo per realizzare questo progetto.
La tragedia cui assistiamo senza tregua nelle acque del Mediterraneo ha bisogno di trovare parole, di trovare riti e modi per essere elaborata, pensata, condivisa, e fermata.
I modi e forme per farlo sono molteplici. Le arti, col loro respiro profondo, ci offrono strumenti e possibilità.
E tra le arti, la musica. Il linguaggio artistico musicale crea, costituisce e si costituisce come un sistema immaginativo che non solo descrive la realtà, ma è concreto e naturale organizzatore di esperienze, fornisce le basi, offre il terreno, l’appoggio, consente di avvicinare e incominciare a sentire, nominare e indicare esperienze, dolori, desideri, sogni attraverso una lingua capace di parlare a tutti.
Attraverso l’atto creativo del compositore è possibile provare a contenere, elaborare e cantare il dolore e l’orrore, la morte e la vita, la speranza e la fede in un cambiamento possibile. Suoni, accordi, voci, tempi, ritmi, chiavi musicali che tessono melodie e armonie, intrecci musicali che parlano dell’oggi, alle donne e agli uomini di oggi. Tessiture musicali in grado di parlare a tutti ed a ciascuno, su qualsiasi sponda del Mediterraneo viva: una musica e un canto che parlino ai bambini, ai giovani ed agli anziani, alle diverse culture e appartenenze etniche, alle molte visioni religiose che sul Mediterraneo si affacciano.
Una composizione che leghi e mescoli le differenze e le dissonanze, esaltandole così come la musica sa fare in modo armonioso.
E’ per questo che all’ARPI si uniranno i coristi, professionisti o amatoriali, i direttori ed i musicisti che condividono la passione per la musica ed il canto corale.
Insieme abbiamo messo in campo relazioni, conoscenze e competenze al fine di definire le diverse sezioni del progetto, coordinandole e declinando i modi e le forme attraverso cui dare vita al nostro intento.
Stiamo contattando Maestri, Direttori di Orchestra e Musicisti che potrebbero valutare le opere che perverranno.
Per l’ARPI e il Comitato di Progetto. Rita Inglese
Il nostro team
We love what we do and we do it with passion